Il Palazzo

Il palazzo Simonetti-Odescalchi progettato dall'architetto Francesco Fontana (1819-1883), dopo il 1886 ricevette dall'architetto romano Carlo Busiri Vicj lo stile classicheggiante che conserva tutt'oggi. Lo stato attuale del palazzo è dovuto all'architetto Raffaele Ojetti.

La tarsia marmorea raffigura lo stemma araldico del principe degli Odescalchi BALDASSARE Ladislao Constantino Carlo Ignacio Giovanni, comunemente Baldassarre III, settimo principe degli Odescalchi, duca di Syrmio e Bracciano, nato a Roma nel 1844, morto a Civitavecchia nel 1909. Emigrato a Firenze (1867), fu membro, dopo l'entrata in Roma delle truppe italiane, della prima giunta di governo e della deputazione che presentò a Vittorio Emanuele Il il risultato del plebiscito.

Temendo di essere implicato nell'uccisione di un suo ex avversario politico, da lui precedentemente sfidato a duello, Odescalchi preferì emigrare (1875), sebbene da poco eletto al parlamento ed estraneo al fatto. Rientrato in Italia cinque anni dopo, fu deputato di centro-sinistra per il collegio di Civitavecchia (1880-86) e senatore dal I 1896.

Nel 1881 la signoria di Palo fu attribuita a Livio III degli Odescalchi che la donò al figlio, Ladislao. Nel 1888 Ladislao, che si era trasferito nel castello, lottizzò la zona tra i torrenti Sanguinara e Vaccina fondando ufficialmente la città di Ladispoli.

 

 

Lo stemma è diviso in tre parti. In alto si trova quello che si chiama il capo dell'impero, costituito da un capo con aquila nera su campo oro. Nella seconda parte compare un leone rosso in campo argento, chiamato passante dal momento che è colto nell'atto di camminare (la zampa anteriore sollevata), simbolo dei ghibellini.

In basso sei navicelle rosse su campo argento simbolo dell'animo giusto e del buon operare. Il capo dell'impero, introdotto ai tempi del Barbarossa, indica cariche imperiali o investiture feudali concesse dall'imperatore. In alcuni casi, e gli Odescalchi sono tra questi, il capo dell'impero compare anche in assenza di queste condizioni.

In alto alla destra del capo dell'impero compare lo stemma famiglia Rucellai avendo Baldassarre sposato nel 1881 a Firenze Emilia Rucellai. A sinistra lo stemma della madre Zofia Katarzyna contessa di Branicka Korczak.

Tra le curiosità, nel palazzo nacque la secondogenita di Luigi Pirandello e il pittore Attilio Simonetti aprì il suo studio.

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